Episodio particolarmente ispirato di metaletteratura, Madman Bovary, edito in Italia da Nutrimenti, è più di un semplice pastiche. Claro, molto amato in Francia soprattutto per le sue traduzioni di letteratura americana, ci regala un’orchestrazione di frammenti amorosi che va oltre il mero citazionismo, nonché un’opera autonoma dal suo referente, ovvero il capolavoro di Flaubert. In essa il protagonista, per alleviare il turbamento per la perdita dell’amata Estée, si tuffa per l’ennesima volta tra le pagine tormentate e seducenti del suo libro preferito, “riletto più di dieci volte”, fino a fondere realtà e letteratura, elogio dell’amore e tributo all’autore. In preda a un erotismo asfittico giunge persino ad accarezzarne la carta quasi fosse la pelle della donna perduta. Ma è grazie all’“insolenza del ritmo” e alla “sensualità della grammatica” che la ricerca stilistica di Claro diventa pulsante testimonianza dei sentimenti. Ecco perché è una scrittura in continua evoluzione, tra sublime e iper-contemporaneo, quella che narra, assecondandone ogni movimento, un tentativo di risalita dal baratro dell’abbandono.
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